La filiera di qualità
Il processo di compostaggio attuato da Tecnogarden Service è attentamente controllato in tutte le sue fasi, dall’ingresso dei rifiuti verdi alla vendita del compost finale.
La garanzia di qualità di processo e di prodotto è un presupposto essenziale dell’attività dell’azienda, e viene attuata applicando tutti gli strumenti di controllo e di certificazione utili ad assicurare il corretto svolgimento del processo e quindi l’ottenimento di ammendanti organici garantiti e sicuri per l’utilizzatore finale.
Il controllo di qualità viene svolto attraverso:
- Controllo del rifiuto in ingresso (assenza di materiali inquinanti o indesiderati)
- Controllo dei parametri di processo : temperatura e umidità, durante tutte le fasi di compostaggio iniziale e di maturazione del compost
- Certificati di analisi chimico, fisiche e microbiologiche sul compost finale, su ogni lotto produttivo per garantirne l’aderenza ai requisiti della normativa sui fertilizzanti ( D.Lgs 75/2010)
- Adesione al programma “Compost di Qualità” del Consorzio Italiano Compostatori, per l’ottenimento dal 2003 del “Marchio di Qualità”.
Il compost prodotto presso gli impianti di Tecnogarden Service e utilizzato nel Progetto Terra Viva ha ottenuto un riconoscimento per la sua qualità: il Marchio “Compost di Qualità CIC”.
IL MARCHIO DI QUALITA’ CIC
Adeguandosi a quanto già accade in molti altri Paesi Europei , anche in Italia è arrivato nel 2003 un programma di verifica volontaria della qualità del compost, messo a punto e gestito dal Consorzio Italiano Compostatori, un ente che raggruppa e rappresenta circa il 70% del settore dedicato al recupero dei rifiuti organici.
L’obiettivo del Marchio è rendere ben identificabili i prodotti che rispettano interamente i requisiti di qualità ambientale ed agronomica imposti dalla normativa ; il Consorzio in questo modo si prende la responsabilità di attestare la qualità del compost prodotto dall’impianto che richiede il Marchio, fornendo di fatto un valore aggiunto al prodotto a assicurando agli utilizzatori finali trasparenza e affidabilità.
Ad oggi sono 56 i prodotti certificati a livello nazionale (tra ammendante compostato misto e verde ).
Il programma di certificazione prevede attualmente il controllo analitico costante del prodotto che deve risultare conforme ai limiti stabiliti dalla normativa sui fertilizzanti (D.lgs 75/2010). Tale controllo è affiancato da un sistema di verifica sulla tracciabilità (provenienza delle matrici organiche, l’identificazione del lotto produttivo, ecc) nonché dalla verifica sulla qualità e della purezza degli scarti organici di origine trattati dall’impianto stesso.
Periodicamente, secondo un programma annuale stabilito dal regolamento del Marchio, i campionatori, agronomi liberi professionisti che hanno seguito un corso di formazione del CIC, si recano negli impianti che aderiscono al programma ed eseguono i campionamenti di compost mediante un protocollo di prelievo del campione molto preciso.
Il fertilizzante viene analizzato presso un laboratorio accreditato per le analisi di ammendanti organici e substrati dal MIPAAF e idoneo ad analisi per il Marchio Europeo Ecolabel. La certificazione si ottiene al termine di un’attenta verifica sui risultati analitici ottenuti da campioni prelevati durante una fase di monitoraggio che dura mediamente quattro mesi; solo se il prodotto rispetta i limiti imposti dalla normativa sui fertilizzanti è possibile ottenere la certificazione rilasciata dal CIC ed entrare nella fase di mantenimento del Marchio con un calendario di campionamenti variabile in funzione del quantitativo di scarto trattato e/o di compost prodotto.